Il fotografo come regista
Nonostante l’idea comune, i fotografi non lavorano quasi mai da soli. Sono spesso circondati da uno o due assistenti, e collaborano con una lunga serie di altre figure.
La fotografia, così come la musica e la scrittura, lavora sempre in collaborazione con altre forme d’arte. Il modo migliore per trasmettere un messaggio, è trovare un giusto equilibrio tra ognuna di queste arti.
Il fotografo che passa da amatore a regista, che si trova a gestire un intero team di lavoro, ha bisogno di lavorare un pò più duramente per ottenere il risultato sperato.
Vediamo cosa deve fare e qual è il percorso di studi giusto per arrivare a raggiungere un simile traguardo.
La gestione del team di lavoro
Anche allontanandoci dal mondo della cinematografia, possiamo ritrovare esempi in cui il fotografo si trova a fare da regista e direttore del team di lavoro.
Quando lavoriamo ad un progetto creativo interamente incentrato sull’immagine – come uno shooting fotografico – il fotografo diventa il vero protagonista.
Per far funzionare il tutto ha bisogno del giusto percorso di studi e delle giuste conoscenze, che spaziano dall’uso delle luci a quello dei costumi di scena.
Formazione e percorsi di studi
Chi segue un percorso di studi incentrato sulla fotografia (laurea in fotografia, master in fotografia, corso di fotografia professionale, ecc) conosce i vantaggi d questo tipo di ambienti.
I corsi permettono di conoscere i segreti del mestiere, come ci insegna la proposta della Nuova Accademia di Fotografia Contemporanea. Ci avvicinano al pubblico e alle loro richieste, e ci insegnano a gestire i membri del team di lavoro.
Per diventare un regista, partendo dall’esperienza del fotografo, è importante concentrarsi sullo studio e sulla crescita personale. Investire su se stessi è il modo migliore per ottenere un risultato quanto più soddisfacente possibile.